L’esigenza del Governo è dare all’Europa un segnale rispetto alle privatizzazioni e così gli occhi si puntano sull’ANAS. La società che ha il compito di mantenere in efficienza le strade statali e le autostrade sulle quali non si paga pedaggio, quali il grande raccordo anulare di Roma o la Salerno – Reggio Calabria.
Per togliere l’ANAS dai soldi pubblici, sui quali attualmente pesa e dare alla società maggiore autonomia e risorse, si stanno studiando diverse soluzioni: una soluzione teoricamente possibile è distrarre alcune accise sui carburanti per destinarle all’ANAS ma questa soluzione non è gradita al Ministero dell’Economia e Finanze (Mef) perché sottrarrebbe fondi allo Stato.
Una seconda possibilità, sebbene smentita dallo stesso Ministero, è l’introduzione di una sorta di secondo bollo auto, sullo stile di quanto avviene in Svizzera: in questo Paese, per circolare sulle strade, occorre acquistare ed esporre un adesivo, chiamato “Vignette” del costo equivalente a circa 40 Euro, che dà diritto alla circolazione. In caso contrario si è soggetti a multe decisamente scoraggianti.
Si sta studiando di inserire lo stesso provvedimento anche in Italia, attraverso il quale ANAS potrebbe ricevere circa 2 milioni di Euro all’anno per fare fronte alle spese di manutenzione delle strade. Ancora una volta l’introduzione di un provvedimento da parte del Governo si rivelerebbe dolorosa per gli automobilisti.